Dopo dieci anni...

Un'esperienza scolastica "PARTICOLARE", che ha trovato nel tempo la sua dignità e una profonda valenza didattica, pedagogica ed educativa. La PLURICLASSE, che un tempo era l'ultimo passo prima della chiusura di una scuola, è ora una RISORSA. Un gruppo eterogeneo di ragazzi ed educatori che lavora e cresce insieme senza distinzione di classi. Un PROGETTO EDUCATIVO condiviso fra ragazzi, famiglie e docenti basato sul BENESSERE psicofisico di tutti, il PIACERE di stare insieme, la voglia di CONDIVIDERE le fatiche, coniugando la migliore tradizione con la modernità più efficace.

lunedì 28 febbraio 2011

Attenzione!
Nuovo proverbio da imparare qui a destra(in alto).
AUTOPSIA!?
La maestra Luisella, prima di Natale è stata assente per circa un mese.
Ha fatto un'autopsia... ma poi è tornata e stava bene!
(Milena, IV)

martedì 22 febbraio 2011

Questa lettera è stata scritta collettivamente da tutti i ragazzi
della Scuola Primaria di San Bortolo delle Montagne, Verona.
Falla arrivare dove ritieni più opportuno. Grazie!
Chissà se qualcuno risponderà...
                                                            Alessio Perpolli, maestro
                                                            cell. 328 6958648
 
Regalaci un minuto del tuo tempo. 
San Bortolo, Gennaio 2011

Noi che scriviamo siamo i ragazzi della Scuola Primaria di San Bortolo delle Montagne, nel comune di Selva di Progno, Verona.
La nostra è una pluriclasse, cioè, per capirci, siamo una sola classe dalla prima alla quinta.

Come ogni anno c’è il rischio che la nostra scuola venga chiusa.
I motivi per cui si potrebbe chiudere, di solito, sono questi: siamo pochi, siamo sperduti tra le montagne, è difficile arrivare e nevica tanto. Altri motivi a noi non ce ne vengono in mente.
A scuola, con il maestro studiamo la Costituzione della Repubblica Italiana e l’articolo 3 ci sembra che parli anche di noi.
C’è scritto così: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Ma per noi che abitiamo , viviamo e veniamo a scuola qui a san Bortolo è fondamentale la seconda parte di questo articolo.
Prosegue così: è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti…
Noi, come cittadini vorremmo avere pari dignità sociale ed essere uguali agli altri e vorremmo anche che lo stato ci aiutasse a togliere gli ostacoli o almeno non ci rendesse la vita più difficile.

Perciò adesso facciamo l’elenco dei motivi per cui la nostra scuola deve restare aperta.
Perché il nostro cortile è una palestra bellissima.
Perché è l’unico posto dove stiamo con gli amici.
Perché ci passiamo otto ore al giorno.
Perché qua i maestri ci vengono spesso per scelta.
Perché siamo come una famiglia.
Perché abbiamo la fortuna di lavorare in una pluriclasse.
Perché giochiamo, studiamo e litighiamo insieme.
Perché dalle nostre finestre si vede un panorama bellissimo.
Perché quando nevica è una festa.
Perché facciamo il corso di sci.
Perché abbiamo anche i computer.
Perché ogni tanto possiamo parlare in dialetto.
Perché veniamo a scuola a piedi e in bici.
Perché mangiamo insieme.
Perché scienze la facciamo nei prati.
Perché anche italiano lo facciamo all’aperto.
Perché abbiamo riempito la scuola di balle di fieno per fare la recita.
Perché possiamo fare le passeggiate.
Perché vogliamo rimanere nella nostra terra.
Perché non ci manca niente.

Non chiudete la nostra scuola perché questa è la nostra scuola!

Greta, Valentino, Giulia, Elisa, Giosuè, Giada, Daniel, Milena, Catia, Deborah, Martina, Damiano, Elena, Benedetta e Francesca.